L’Estratto di Semi d’Uva Mostra Potenziali nel Rallentare la Progressione del Cancro alla Prostata
Per gli uomini i cui livelli di antigene prostatico specifico (PSA) iniziano a risalire dopo il trattamento locale, indicando una recidiva biochimica, la terapia di deprivazione androgenica (ADT) è un passo successivo comune. Tuttavia, l’ADT comporta potenziali effetti collaterali che possono influire sulla qualità della vita. In particolare per gli uomini i cui livelli di PSA aumentano lentamente (indicato da un lungo tempo di raddoppio del PSA, o PSADT), c’è spesso un periodo di attesa vigile prima di iniziare la terapia ormonale. Questa finestra offre l’opportunità di esplorare interventi meno intensivi.
I ricercatori hanno recentemente studiato uno di questi potenziali interventi: l’estratto di semi d’uva (GSE), un fitochimico naturale noto per la sua tollerabilità. Uno studio clinico di Fase II, i cui risultati sono stati presentati all’ACCR 2025, ha esplorato se una formulazione specifica e altamente biodisponibile di GSE potesse influire sulla progressione del PSA negli uomini che sperimentano questa recidiva precoce e non metastatica. Quarantuno uomini idonei, tutti con livelli di PSA in aumento dopo la massima terapia locale, hanno assunto 150 mg di GSE specializzato per via orale due volte al giorno per dodici mesi, o fino a quando la progressione del loro cancro ha richiesto altri trattamenti.
I risultati offrono una nota di ottimismo. Lo studio ha rilevato che, in media, l’GSE ha rallentato significativamente il tasso di aumento del PSA. Il PSADT medio dei partecipanti è aumentato da 5,71 mesi prima di iniziare l’GSE a 6,86 mesi durante il trattamento. Ciò indica un rallentamento della progressione del cancro per il gruppo nel suo complesso. In particolare, la grande maggioranza degli uomini, 32 su 41 (78%), ha sperimentato un certo allungamento del proprio PSADT. Inoltre, 15 uomini (37%) hanno raggiunto l’obiettivo primario dello studio: un aumento sostanziale del PSADT del 30% o più. Mentre la maggior parte degli uomini ha beneficiato, nove partecipanti (22%) hanno visto il loro PSADT diminuire durante il periodo di studio.
È interessante notare che i ricercatori hanno osservato che gli uomini che hanno risposto positivamente all’GSE, mostrando un aumento del PSADT, tendevano ad avere livelli più elevati di PSA e testosterone all’inizio dello studio rispetto a quelli il cui PSADT è diminuito. Ciò suggerisce che alcune caratteristiche dei pazienti potrebbero predire una migliore risposta a questo estratto naturale. È importante sottolineare che l’integratore di GSE è stato ben tollerato; solo un partecipante ha interrotto lo studio a causa di effetti collaterali (ipertensione ed eruzione cutanea).
Sebbene incoraggianti, questi risultati necessitano di conferma attraverso studi clinici più ampi e controllati con placebo prima che l’GSE possa essere raccomandato di routine per questo scopo.
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