Lo studio di fase 1 di STX-478 si mostra promettente per i tumori solidi con mutazione PI3K con tossicità ridotta

In una recente discussione con CancerNetwork®, il Dr. Alberto J. Montero ha evidenziato dati positivi di efficacia e sicurezza da uno studio di fase 1 (NCT05768139) di STX-478, un inibitore di PI3Kα selettivo per mutanti in fase di valutazione per tumori solidi avanzati con mutazione PI3K. I risultati presentati al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) del 2024 hanno indicato un tasso di risposta globale del 21% in tutti i tipi di tumore, con un’efficacia maggiore nel cancro al seno (23%) e nei tumori ginecologici (44%). È importante sottolineare che il trattamento ha minimizzato le tossicità comuni correlate agli inibitori di PI3K come iperglicemia, diarrea ed eruzione cutanea, che si osservano spesso con altri inibitori di PI3K come l’alpelisib.

Il Dr. Montero ha sottolineato che lo studio ha dimostrato attività clinica attraverso le mutazioni di PI3Kα e ha mostrato che STX-478 è stato ben tollerato con una dose massima tollerata di 100 mg. A differenza degli inibitori di PI3K tradizionali, STX-478 non ha causato tossicità metaboliche gravi, sebbene sia stata notata una lieve affaticamento. Questi risultati sottolineano il potenziale di STX-478 come terapia mirata a PI3K più tollerabile, particolarmente promettente per i tumori con coinvolgimento della via di PI3K.

Nel cancro alla prostata, le mutazioni di PI3K possono svolgere un ruolo nella resistenza al trattamento e nella progressione della malattia, rendendo progressi come STX-478 preziosi per la futura ricerca sul cancro alla prostata.

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