Kaempferol: un Potenziale Trattamento per le Metastasi del Cancro alla Prostata Aggravate dallo Stress Emotivo
La terapia di deprivazione androgenica (ADT) è un trattamento comune per il cancro alla prostata, ma può portare a depressione e aumento dello stress psicologico nei pazienti. È stato dimostrato che lo stress emotivo promuove la crescita e la metastasi del cancro alla prostata alterando il microambiente tumorale. La ricerca ha dimostrato che lo stress emotivo può aumentare la produzione di glucocorticoidi (GC), che si legano al recettore dei glucocorticoidi (GR) e attivano la trascrizione di geni come Per1. Questa attivazione migliora il metabolismo lipidico nei macrofagi associati al tumore (TAM) e diminuisce la secrezione di alfa-2-macroglobulina (α2M), un inibitore della proteasi che può sopprimere l’invasione e la metastasi delle cellule tumorali.
Chaihu-Shugan-San (CSS), una formula della medicina tradizionale cinese, ha mostrato promesse nel trattamento di condizioni legate alla depressione, incluso il cancro.
Solo una nota a margine: il kaempferol si trova anche in cavolo riccio, spinaci e broccoli, mele, uva e fragole, aneto, erba cipollina, dragoncello, tè verde e nero, solo per citarne alcuni. Non so se la concentrazione sia la stessa, ma immagino che la maggior parte di noi consumi regolarmente questi alimenti.
Studi preclinici hanno scoperto che il CSS può inibire la crescita tumorale e ridurre i comportamenti simili alla depressione riprogrammando il metabolismo lipidico.
Il kaempferol, un ingrediente attivo chiave nel CSS, è stato identificato come un potenziale agente terapeutico per le metastasi del cancro alla prostata. È stato dimostrato che il kaempferol:
● Aumenta la secrezione di α2M nei macrofagi derivati dal midollo osseo (BMDM)
● Inibisce la migrazione delle cellule del cancro alla prostata
● Sopprime la traslocazione nucleare di GR e la via GR/PER1
Questi risultati suggeriscono che il kaempferol potrebbe essere un trattamento promettente per le metastasi del cancro alla prostata aggravate dallo stress emotivo, mirando alla via GR/PER1 e modulando il metabolismo lipidico nei TAM. Sono necessarie ulteriori ricerche per delucidare completamente i meccanismi d’azione del kaempferol e per valutarne l’efficacia e la sicurezza in contesti clinici.
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