Agenti Modificanti l’Osso Legati a una Migliore Sopravvivenza nel Cancro alla Prostata Avanzato
Un recente studio pubblicato su JBMR plus ha scoperto che gli agenti modificanti l’osso come i bifosfonati (acido zoledronico) e il denosumab sono associati a una migliore sopravvivenza globale nei pazienti con cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC).
Questa analisi di dati del mondo reale, basata su un database di assistenza terziaria, ha studiato l’impatto di questi agenti sulla sopravvivenza globale (OS) e sulla sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con almeno una metastasi ossea.
Lo studio ha incluso 420 pazienti con mCRPC, il 60% dei quali ha ricevuto agenti modificanti l’osso. Questi pazienti tendevano ad essere più giovani, avevano più linee di trattamento sistemico e una proporzione maggiore di malattia metastatica de novo iniziale. Mentre lo studio non ha trovato differenze significative nella sopravvivenza libera da progressione tra i pazienti che hanno ricevuto agenti modificanti l’osso e quelli che non li hanno ricevuti, ha trovato un miglioramento significativo della sopravvivenza globale per il gruppo che ha ricevuto agenti modificanti l’osso (58 mesi vs. 45 mesi). Questo beneficio in termini di sopravvivenza è rimasto significativo anche dopo aver controllato per altri fattori.
All’interno del gruppo che ha ricevuto agenti modificanti l’osso, il 57% ha ricevuto denosumab e il 43% ha ricevuto bifosfonati. Sebbene non siano state osservate differenze significative nella sopravvivenza libera da progressione e nell’OS tra questi due gruppi, c’era una tendenza verso una migliore sopravvivenza libera da progressione per il denosumab dopo l’aggiustamento per le covariate. Il tasso cumulativo di osteonecrosi della mandibola era del 12% in entrambi i gruppi e diminuiva nel tempo.
I risultati suggeriscono che, sebbene il tasso di somministrazione di agenti modificanti l’osso sia relativamente basso nei pazienti con mCRPC osseo, il loro uso è associato a un significativo beneficio in termini di sopravvivenza. I trattamenti ormonali per il mCRPC possono portare a osteoporosi ed eventi scheletrici che riducono la qualità della vita e la sopravvivenza globale. Gli agenti modificanti l’osso possono aiutare a prevenire questi eventi. Lo studio conclude che l’uso di agenti modificanti l’osso in questa popolazione di pazienti è benefico, anche dopo aver tenuto conto di possibili fattori confondenti.
NOTA: questo è uno studio osservazionale post-hoc, con tutti i limiti di questo tipo di studi.
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