Studio di fase 1: chemioterapia mirata AVA6000 per tumori FAP-positivi (incluso il cancro alla prostata)

AVA6000 rappresenta un approccio innovativo al trattamento del cancro, somministrando l’agente chemioterapico doxorubicina direttamente ai tumori con elevata attività della Proteina di Attivazione dei Fibroblasti (FAP). Sfruttando la presenza specifica della FAP nel tumore, questo coniugato farmaco-peptidico (PDC) minimizza l’esposizione sistemica, riducendo gli effetti collaterali e concentrando il farmaco nel microambiente tumorale (TME). Lo studio di Fase I, attualmente in corso e in fase di reclutamento, ha mostrato risultati promettenti in termini di sicurezza ed efficacia, rendendo AVA6000 un potenziale punto di svolta per i tumori FAP-positivi.

AVA6000 è un profarmaco, un farmaco che rimane inattivo fino a quando non viene metabolizzato nella sua forma attiva all’interno del corpo. In questo caso, il linker peptidico pre|CISION™ assicura che la doxorubicina rimanga inattiva in circolo, diventando attiva solo quando viene scissa dagli enzimi FAP nel TME. Questo approccio migliora la precisione e minimizza gli effetti tossici comunemente associati alla chemioterapia.

Gli studi indicano che la FAP è presente nel microambiente tumorale di circa il 50%-80% dei tumori alla prostata, in particolare nelle forme più avanzate e aggressive.

Primi risultati

  • Attivazione Mirata: AVA6000 viene attivato dagli enzimi FAP nel TME, rilasciando alte concentrazioni di doxorubicina direttamente nel sito del tumore. I dati delle biopsie hanno mostrato concentrazioni di doxorubicina nel tumore di 860 ng/gm, rispetto a soli 8,3 ng/ml nel plasma.
  • Profilo di Sicurezza: Il farmaco ha dimostrato un profilo di sicurezza favorevole, con effetti collaterali comuni come affaticamento (50%) e alopecia (42,5%). Le tossicità gravi, come l’insufficienza cardiaca e la neutropenia di grado 4, sono state rare.
  • Popolazione di Pazienti: Lo studio ha arruolato 40 pazienti con tumori FAP-positivi avanzati o metastatici, inclusi sarcomi, tumori del colon-retto e del pancreas.
  • Efficacia:
    • Un paziente con sarcoma pleomorfo indifferenziato ha sperimentato una riduzione del tumore del 65% durata 6 mesi (risposta parziale).
    • Un paziente con angiosarcoma ha ottenuto una riduzione delle dimensioni del tumore del 22% (risposta mista).
    • Il tasso di controllo della malattia è stato del 50% a 12 settimane, correlato a un’elevata attività della FAP nei tumori.

Nota: Non sono riuscito a trovare dati sui pazienti con cancro alla prostata arruolati (fino ad aprile 2024)

Fonte.

Studio.

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