Xaluritamig (AMG 509): Aggiornamenti promettenti su una terapia mirata a STEAP1 per il cancro alla prostata avanzato
Dato che abbiamo parlato di AMG 509 (Xaluritamig) in un articolo passato e abbiamo tenuto d’occhio il suo sviluppo, volevo condividere gli ultimi dati su questo nuovo farmaco (ottobre 2024).
Xaluritamig, è un attivatore di cellule T mirato a STEAP1, con un enorme potenziale per il trattamento del cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC). Questa terapia sfrutta l’alta espressione di STEAP1 nelle cellule del cancro alla prostata per dirigere l’uccisione mediata dalle cellule T, rappresentando un nuovo approccio nel panorama terapeutico.
Xaluritamig lega sia STEAP1 sulle cellule tumorali sia CD3 sulle cellule T, facilitando l’uccisione immunitaria mirata delle cellule del cancro alla prostata. STEAP1 è altamente espresso nel cancro alla prostata ma minimamente espresso nei tessuti normali, aumentandone la precisione.
Profilo di Sicurezza dalla Fase 1/2
- Sindrome da Rilascio di Citochine (CRS): Verificatasi nel 75% dei pazienti, la CRS è stata generalmente lieve e gestita con steroidi o tocilizumab, in particolare dopo la prima dose.
- Eventi Infiammatori Muscoloscheletrici: Osservati nel 76% dei pazienti, sono stati gestiti sospendendo le dosi e utilizzando steroidi o tocilizumab. La somministrazione a settimane alterne ha ridotto l’incidenza.
- La somministrazione della prima dose richiede un monitoraggio ospedaliero di 24 ore.
Efficacia:
- Risposte del PSA: Tra il 36-60% dei pazienti ha ottenuto una riduzione del PSA ≥50% (PSA 50), mentre il 20-30% ha visto riduzioni ≥90% (PSA 90).
- Risposte RECIST: Le risposte oggettive variavano dal 14-28%, con il 20% dei pazienti con metastasi epatiche che mostrava una risposta.
- Esiti di Sopravvivenza: La sopravvivenza mediana libera da progressione radiografica (rPFS) è stata di 7,7 mesi, estendendosi a 8,3 mesi a dosi di 0,75 mg o superiori. La sopravvivenza globale mediana (OS) ha raggiunto i 17,7 mesi, paragonabile ai risultati dello studio VISION (lutezio PSMA, OS: 15,3 mesi).
Lo studio di Fase 3 randomizzerà 675 pazienti a Xaluritamig rispetto a cabazitaxel o un cambio di AR. Questo studio mira a stabilire la sua superiorità come trattamento di seconda linea per i pazienti in progressione dopo terapie mirate ad AR e chemioterapia.
È interessante notare che la selezione dei pazienti basata sull’espressione di STEAP1 non è stata richiesta nello studio attuale, nonostante STEAP1 sia espresso nell’80% dei tumori alla prostata avanzati. Ciò amplia la sua applicabilità in tutta la popolazione mCRPC.
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