Talazoparib più Enzalutamide nel mCRPC con Deficit di HRR: Risultati Finali di Sopravvivenza Globale da TALAPRO-2
I risultati finali di sopravvivenza globale (OS) dello studio di Fase 3 TALAPRO-2 sono stati presentati all’ASCO GU 2025, evidenziando l’efficacia di talazoparib, un inibitore di PARP, in combinazione con enzalutamide come trattamento di prima linea per il cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) con alterazioni del gene di riparazione per ricombinazione omologa (HRR). Lo studio ha dimostrato significativi benefici in termini di sopravvivenza, in particolare per i pazienti con mutazioni BRCA1/2, esplorando anche gli esiti per quelli con alterazioni HRR non-BRCA.
Panoramica dello Studio
TALAPRO-2 è stato uno studio randomizzato e controllato con placebo che ha valutato la combinazione di talazoparib ed enzalutamide rispetto al solo enzalutamide in pazienti con mCRPC con deficit di HRR. L’analisi finale dell’OS conferma l’efficacia del trattamento, completando i risultati precedenti sulla sopravvivenza libera da progressione radiografica (rPFS) e sulla sicurezza.
Sopravvivenza Globale (OS) e Sopravvivenza Libera da Progressione Radiografica (rPFS)
- Beneficio in termini di OS: i pazienti che hanno ricevuto talazoparib più enzalutamide hanno avuto una OS mediana di 45,1 mesi rispetto ai 31,1 mesi del gruppo con solo enzalutamide (Hazard Ratio [HR]: 0,622, Intervallo di Confidenza [CI] al 95%: 0,475–0,814).
- rPFS: la terapia di combinazione ha prolungato significativamente la rPFS, con una mediana di 30,7 mesi, rispetto ai 12,3 mesi del gruppo placebo (HR: 0,468, CI al 95%: 0,359–0,612).
Analisi Stratificata per Tipo di Mutazione del Gene HRR
Lo studio ha ulteriormente analizzato l’efficacia del trattamento in base ai sottotipi di mutazione HRR, rivelando benefici distinti tra i diversi sottogruppi genetici:
Pazienti Positivi a BRCA1/2
- Il beneficio in termini di OS più pronunciato è stato osservato nei pazienti con mutazioni BRCA1/2.
- La OS mediana non è stata raggiunta nel gruppo talazoparib + enzalutamide, rispetto ai 28,5 mesi del gruppo placebo + enzalutamide.
Mutazioni HRR non-BRCA
- Anche i pazienti con altre alterazioni del gene HRR (esclusi BRCA1/2) hanno visto un miglioramento dell’OS, ma con minore certezza statistica.
- La OS mediana è stata di 42,4 mesi con talazoparib + enzalutamide contro i 32,6 mesi del gruppo placebo.
Implicazioni Cliniche
Questi risultati stabiliscono talazoparib più enzalutamide come un’opzione di trattamento standard per il mCRPC con deficit di HRR, in particolare nei casi con mutazione BRCA1/2, dove i benefici in termini di sopravvivenza sono più sostanziali. Il miglioramento osservato nei pazienti con deficit di HRR non-BRCA suggerisce un ruolo potenziale più ampio per l’inibizione di PARP.
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