Studio di Fase 1/2: una Nuova Terapia rhPSMA Mira al Cancro alla Prostata Avanzato con Precisione
Nella continua ricerca di sviluppare trattamenti più efficaci per il cancro alla prostata avanzato, uno studio rivoluzionario sta mostrando risultati promettenti con una nuova terapia radiofarmaceutica, 177Lu rhPSMA-10.1. Questo nuovo trattamento ha dimostrato di colpire il cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) con alta precisione, offrendo speranza ai pazienti che hanno opzioni di trattamento limitate.
In uno studio clinico di Fase 1/2, 177Lu rhPSMA-10.1 è stato somministrato a 13 pazienti con mCRPC, una forma della malattia che si è diffusa in altre parti del corpo e non risponde più alla terapia ormonale. Questi pazienti avevano poche opzioni di trattamento rimaste, rendendoli candidati ideali per lo studio. Rispetto ai ligandi PSMA tradizionali, la terapia ha dimostrato un’impressionante capacità di colpire i tumori riducendo al minimo l’esposizione alle radiazioni dei tessuti normali, come reni e ghiandole salivari.
In una precedente esperienza clinica presso l’Ospedale Universitario di Augusta, in Germania, che ha coinvolto quattro pazienti con cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) trattati con questa terapia, sono stati mostrati risultati promettenti.
Due pazienti hanno avuto una sopravvivenza libera da progressione (PFS) di 24 e 18 mesi, mentre gli altri due hanno avuto una PFS di 12 e 15 mesi. Tutti e quattro i pazienti hanno mostrato una riduzione dei livelli di PSA, con uno che ha raggiunto una riduzione del 100%. Un paziente ha avuto una risposta completa sostenuta a due anni e non sono stati segnalati eventi avversi gravi correlati al trattamento. Questi risultati supportano l’efficacia e la sicurezza della terapia.
Uno dei risultati più notevoli dello studio è stato il favorevole rapporto tra radiazione tumore-tessuto sano. Ciò suggerisce che il radiofarmaco non è solo efficace nel colpire le cellule del cancro alla prostata, ma offre anche un’opzione più sicura per i pazienti riducendo il rischio di danni da radiazioni agli organi sani. Inoltre, la ritenzione prolungata della terapia nei tumori ha indicato che è rimasta nelle aree bersaglio abbastanza a lungo da fornire dosi di radiazioni sostenute.
Sebbene lo studio di Fase 1/2 abbia prodotto risultati promettenti, sono necessari ulteriori studi per valutare appieno l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di 177Lu rhPSMA-10.1. I ricercatori continuano ad espandere lo studio a un gruppo più ampio di pazienti ed esplorare se questa terapia possa essere combinata con altre strategie di trattamento per migliorarne ulteriormente l’efficacia.
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