Studio di fase 1/2: MT-4561 mirato a BRD4 nel cancro alla prostata metastatico e neuroendocrino
Gli scienziati stanno concentrando l’attenzione su una proteina chiamata BRD4, che svolge un ruolo nel promuovere la crescita tumorale, specialmente nella sua forma più ostinata, il cancro alla prostata resistente alla castrazione (CRPC). Un nuovo farmaco, MT-4561, è in fase di sperimentazione in uno studio clinico che potrebbe offrire una nuova opzione terapeutica attaccando BRD4.
BRD4, un membro della famiglia delle proteine BET, agisce come un interruttore principale, attivando geni che aiutano le cellule tumorali a moltiplicarsi e diffondersi. La ricerca mostra che è un colpevole chiave nel CRPC, dove amplifica geni come c-Myc e Bcl-2 per mantenere i tumori in crescita. Inoltre, favorisce le metastasi modificando proteine come Snail e Slug, consentendo alle cellule tumorali di liberarsi e invadere altri tessuti. Oltre a ciò, BRD4 collabora con HOXB13, una proteina legata a cancri aggressivi, e potenzia KDM5C, che disattiva PTEN, un gene che normalmente tiene sotto controllo i tumori. Questa cascata, denominata asse BRD4-KDM5C-PTEN, è un importante motore dell’evoluzione del CRPC.
Studi, inclusi alcuni pubblicati su Molecular Cancere Nature, rivelano che BRD4 è iperattivo nel cancro alla prostata avanzato, indicando probabilità di esito peggiore per i pazienti.
I test di laboratorio mostrano che bloccare BRD4 induce la morte delle cellule tumorali e rallenta la crescita aumentando geni protettivi come FOXO1, mentre riduce quelli dannosi come c-Myc. BRD4 interviene anche nella riparazione del DNA e nei riarrangiamenti genetici comuni nel cancro alla prostata, rendendolo un bersaglio ancora più valido per nuovi farmaci.
A differenza dei farmaci più vecchi che bloccano semplicemente BRD4, MT-4561 lo distrugge attraverso un processo chiamato degradazione ubiquitinica-proteasomiale. Lo studio di fase I/II (NCT06943521) sta testando MT-4561 in pazienti con tumori solidi avanzati, incluso il cancro alla prostata, anche nella sua variante neuroendocrina.
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