Il Decipher Test si conferma un importante predittore del beneficio della chemioterapia nel carcinoma prostatico metastatico
Nuove ricerche indicano che il Decipher Prostate Genomic Classifier rappresenta uno strumento importante per guidare le decisioni terapeutiche nei pazienti con carcinoma prostatico metastatico, in particolare nel prevedere chi può trarre beneficio dalla chemioterapia con docetaxel.
I risultati dello studio multicentrico prospettico di fase 3 STAMPEDE, pubblicati su Cell, dimostrano che il test Decipher può prevedere quali pazienti trarranno beneficio dall’intensificazione del trattamento con docetaxel. Il test, un pannello di 22 geni sviluppato attraverso l’analisi trascrittomica completa dell’RNA, è stato applicato a campioni di carcinoma prostatico raccolti durante lo studio.
Per i pazienti con malattia metastatica, l’aggiunta di docetaxel alla terapia standard di deprivazione androgenica ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza nei soggetti con punteggio Decipher elevato, mentre non è stato osservato alcun beneficio nei pazienti con punteggi più bassi. Questa distinzione sottolinea la capacità del test di identificare coloro che hanno maggiori probabilità di rispondere positivamente al docetaxel, un risultato coerente sia nei sottogruppi a bassa che ad alta volumetria metastatica. Il Professor Gerhardt Attard, MD, PhD, direttore dello UCL Cancer Institute e co-investigatore dello studio STAMPEDE, ha sottolineato che sebbene il docetaxel migliori la sopravvivenza, finora i clinici non disponevano di strumenti affidabili per identificare i pazienti più propensi a beneficiarne. La capacità predittiva del test Decipher ha quindi un valore clinico significativo.
Ulteriori analisi hanno rivelato una significativa interazione biomarcatore–docetaxel attraverso l’analisi trascrittomica completa dei campioni tumorali. I pazienti con tumori con inattivazione di PTEN hanno mostrato una risposta più favorevole al docetaxel e, quando associata a un punteggio Decipher elevato, ciò si è tradotto in una riduzione del rischio di morte del 45% con l’aggiunta di docetaxel. Questo sottogruppo rappresentava il 28% dei tumori metastatici studiati, evidenziando il potenziale di una selezione più mirata dei pazienti basata su caratteristiche genomiche e molecolari.
Sebbene l’attenzione principale fosse rivolta al docetaxel, i ricercatori hanno anche esaminato se Decipher potesse prevedere il beneficio da abiraterone. I pazienti con punteggi Decipher più elevati sembravano ottenere un beneficio maggiore, ma l’interazione non era né statisticamente significativa né clinicamente decisiva, poiché sia i gruppi con punteggi alti che quelli con punteggi bassi hanno registrato miglioramenti significativi con abiraterone.
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