Immunoterapia Anti-PD-L1 promettente nel carcinoma prostatico metastatico MMR-deficiente

L’immunoterapia anti-PD-L1 (come atezolizumab o durvalumab) mostra risultati incoraggianti nei pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) e difetto di riparazione del mismatch del DNA (dMMR/MMR-deficiente), una sottopopolazione rara di circa il 5% dei pazienti.

In uno studio multicentrico internazionale che ha incluso 93 pazienti precedentemente trattati con terapie standard, circa il 46% ha raggiunto una risposta obiettiva, mentre il 60% ha registrato un calo del PSA ≥50% (PSA-50), un importante indicatore di risposta terapeutica. La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 7,7 mesi e la sopravvivenza globale mediana ha raggiunto i 27 mesi, risultati particolarmente significativi in questa forma avanzata di malattia.

Questi dati evidenziano come i tumori MMR-deficienti siano particolarmente sensibili agli inibitori dei checkpoint immunitari, sottolineando l’importanza del profiling genomico per identificare i pazienti più propensi a beneficiare di questo trattamento.

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