Studio di fase 1: 161Tb-PSMA offre speranza dopo il fallimento del lutezio nel mCRPC

Un importante studio clinico multicentrico ha riportato i primi risultati clinici utilizzando PSMA marcato con terbio-161 (¹⁶¹Tb-PSMA) in pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) non più responsivi alla terapia con radioligando ¹⁷⁷Lu-PSMA. Questo lavoro pionieristico segna una tappa significativa nel trattamento del carcinoma prostatico avanzato, aprendo la strada a una terapia di salvataggio innovativa per una categoria di pazienti particolarmente complessa.

Il terbio-161 (¹⁶¹Tb) rappresenta un nuovo radionuclide teranostico che emette sia particelle β⁻ sia elettroni Auger, quest’ultimi capaci di effetti citotossici altamente localizzati e potenti. Questo doppio profilo di emissione è teorizzato per migliorare il controllo delle micrometastasi, potenzialmente garantendo un vantaggio rispetto alle terapie consolidate con ¹⁷⁷Lu-PSMA, soprattutto nei pazienti con progressione di malattia nonostante l’uso standard dei radioligandi.

Lo studio iniziale ha arruolato sette pazienti con mCRPC che avevano tutti mostrato progressione dopo trattamenti standard, inclusi inibitori del recettore degli androgeni, chemioterapia a base di taxani, e almeno due cicli di ¹⁷⁷Lu-PSMA (Pluvicto). Tutti presentavano lesioni PSMA-positive senza discordanza con la PET/TC [translate:18F]FDG, criterio essenziale per garantire un corretto targeting.

Ogni paziente ha ricevuto due cicli di ¹⁶¹Tb-PSMA somministrati ogni sei settimane alla dose di 7,4 GBq per ciclo. La risposta alla terapia è stata valutata tramite imaging PET/TC con [translate:68Ga]PSMA secondo i criteri RECIP 1.0, la cinetica dell’antigene prostatico specifico (PSA) e la dosimetria degli organi post-trattamento mediante SPECT/CT.

I risultati sono stati incoraggianti: risposte oggettive all’imaging sono state osservate nel 57% dei partecipanti (4 su 7), mentre la riduzione del PSA di almeno il 50% è stata raggiunta anch’essa nel 57% dei pazienti.

Il profilo di sicurezza è stato eccellente: gli eventi avversi più gravi osservati erano di entità lieve (grado 1-2), senza tossicità di grado 3 o superiore.

L’analisi dosimetrica ha confermato una distribuzione favorevole della dose assorbita nelle lesioni target e profili accettabili negli organi normali.

Questo rapporto rappresenta il primo dato clinico multicentrico sull’uso di ¹⁶¹Tb-PSMA come strategia terapeutica nel mCRPC refrattario a ¹⁷⁷Lu-PSMA. I risultati preliminari positivi suggeriscono che ¹⁶¹Tb-PSMA potrebbe rappresentare un radiofarmaco di nuova generazione per pazienti che hanno esaurito le opzioni disponibili. Alla luce di segnali incoraggianti sia in termini di sicurezza che di efficacia molecolare, sono necessari ulteriori studi controllati più ampi per confermare questi dati.

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