Aggiornamento su CLS-1025: Studio di Fase 1 sull’Attivatore di Cellule T di Precisione Previsto per l’Inizio del 2025
Ne abbiamo già parlato di CLSP-1025, un attivatore di cellule T (TCE) primo nella sua classe, progettato per mirare alla proteina mutante p53R175H, una mutazione comunemente riscontrata nei tumori solidi come quelli del colon-retto, dell’esofago, dello stomaco, ginecologici, del polmone, del pancreas e della prostata.
Lo sviluppo di CLSP-1025 prevede l’uso di TCE ingegnerizzati per colpire selettivamente le cellule tumorali senza danneggiare i tessuti sani. Questa specificità si ottiene concentrandosi su neoantigeni tumorali condivisi, derivati da mutazioni oncogeniche driver e presentati sulle cellule tumorali dall’antigene leucocitario umano (HLA). Una piattaforma proprietaria che imita la sinapsi immunitaria naturale facilita il collegamento tra le cellule tumorali e le cellule T attraverso il legame con CD3, portando all’attivazione delle cellule T e alla distruzione delle cellule tumorali.
Negli studi preclinici, CLSP-1025 ha dimostrato un’elevata selettività per il peptide mutante p53R175H presentato su HLA-A02:01, senza reattività osservata verso il p53 wild-type o altri peptidi umani. Sono state osservate un’efficace attivazione delle cellule T e l’uccisione di organoidi derivati da pazienti a livelli di espressione del bersaglio endogeni. Studi in vivo hanno inoltre mostrato una regressione del tumore in modelli consolidati, evidenziando la precisione e l’efficacia della terapia.
Questa pietra miliare segnerebbe l’ingresso del primo TCE mirato a un neoantigene tumorale condiviso nella valutazione clinica. La terapia è concepita come un nuovo approccio all’immunoterapia, potenzialmente in grado di affrontare tumori con significative esigenze insoddisfatte.
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