Scienziati sviluppano una terapia “Velcro” efficace contro molti tipi di tumore
I ricercatori dell’Università della California, Irvine, hanno sviluppato una nuova immunoterapia oncologica chiamata GlyTR, una classe innovativa di trattamento che utilizza un meccanismo simile al “velcro” per colpire le molecole di zucchero abbondantemente presenti sulle cellule tumorali. I risultati, pubblicati nel settembre 2025 sulla prestigiosa rivista Cell, segnano un importante passo avanti nel campo dell’immunoterapia del cancro.
Le immunoterapie tradizionali mirano solitamente a marcatori proteici presenti sulle cellule tumorali, ma questi possono trovarsi, seppur a livelli ridotti, anche nei tessuti sani, causando effetti collaterali dovuti al danneggiamento delle cellule normali. GlyTR adotta un approccio differente, mirando agli antigeni carboidratici associati ai tumori (TACAs), catene complesse di zuccheri presenti a densità molto più elevate nelle cellule tumorali rispetto a quelle normali. Questa differenza di concentrazione consente a GlyTR di legarsi selettivamente alle cellule cancerose, risparmiando in gran parte i tessuti sani.
I ricercatori hanno creato due composti proteici bispecifici: GlyTR1, che riconosce gli N-glicani ramificati β1,6GlcNAc, e GlyTR2, che bersaglia più antigeni carboidratici, tra cui Tn, sialyl-Tn, LacDiNAc e GD2. Questi composti combinano domini lectinici (proteine che si legano a strutture zuccherine specifiche) con un frammento di anticorpo capace di reclutare e attivare i linfociti T, le cellule immunitarie responsabili dell’uccisione delle cellule tumorali. Il legame multivalente, simile a quello del velcro, aumenta la specificità distinguendo le cellule in base alla densità delle molecole di zucchero, a differenza del legame singolo tipico degli anticorpi convenzionali.
Estesi studi di laboratorio hanno mostrato che GlyTR1 e GlyTR2 indirizzano in modo efficace i linfociti T ad attaccare un’ampia gamma di tumori, tra cui mammario, prostatico, pancreatico, del colon, del polmone, ovarico e del sangue come la leucemia. Il trattamento si è dimostrato efficace anche in microambienti tumorali immunosoppressi, caratterizzati da cellule T regolatorie, citochine inibitorie e bassi livelli di ossigeno — condizioni in cui molte immunoterapie risultano inefficaci. Nei modelli murini umanizzati, i trattamenti non hanno provocato tossicità nei tessuti normali, nemmeno in quelli che esprimevano basse quantità di zuccheri bersaglio, confermando un solido profilo di sicurezza.
Gli studiosi sottolineano che la capacità di GlyTR di colpire glicani altamente abbondanti potrebbe rappresentare una soluzione alla sfida di individuare bersagli tumorali sicuri e specifici, eliminando al contempo la necessità di sviluppare terapie differenti per ciascun tipo di tumore. GlyTR1 è già in fase di produzione clinica presso strutture affiliate al programma di Terapie Sperimentali del National Cancer Institute, e un trial clinico di Fase 1 è previsto entro circa due anni, focalizzato su pazienti con tumori solidi metastatici caratterizzati da elevata densità di glicani.
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