APVO442: un promettente candidato preclinico nella lotta contro il carcinoma prostatico
Una biotech con sede a Seattle sta potenziando lo sviluppo di APVO442, un promettente anticorpo bispecifico preclinico destinato a trasformare il trattamento del carcinoma prostatico liberando il sistema immunitario del corpo contro i tumori con maggiore precisione e minori effetti collaterali.
Sviluppato sulla piattaforma proprietaria ADAPTIR-FLEX, APVO442 è progettato per mirare all’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA), una proteina altamente espressa sulle cellule del carcinoma prostatico, coinvolgendo contemporaneamente CD3 sulle cellule T per indirizzare gli attacchi immunitari specificamente verso i tumori. Questo approccio a doppio targeting utilizza un dominio di legame a bassa affinità per CD3, noto come CRIS-7, per minimizzare gli effetti off-target e ridurre il rischio di sindrome da rilascio di citochine, un pericoloso effetto collaterale osservato in alcune immunoterapie. A differenza di terapie concorrenti che si basano su ambienti tumorali acidi o cellule immunitarie pre-attivate, il design di APVO442 privilegia un’azione specifica sul tumore, offrendo potenzialmente un’opzione più sicura ed efficace per i pazienti con carcinoma prostatico avanzato. I risultati preclinici hanno alimentato ottimismo sul potenziale di APVO442.
Gli studi su modelli animali hanno rivelato una significativa riduzione tumorale nei tumori prostatici PSMA-positivi, favorita da una potente redirezione e citotossicità delle cellule T. È importante sottolineare che l’anticorpo ha mostrato un impatto minimo sui tessuti sani, con una ridotta attivazione delle cellule T periferiche, suggerendo un rischio inferiore di tossicità sistemica. Il dominio CRIS-7, utilizzato anche in un altro candidato clinico (mipletamig) per la leucemia mieloide acuta (AML), non ha mostrato sindrome da rilascio di citochine in ambienti preclinici, rafforzando la fiducia nel profilo di sicurezza di APVO442.
I primi trial umani su mipletamig per AML hanno ottenuto un impressionante tasso di remissione dell’85%; si spera che APVO442 produca risultati altrettanto positivi nel trattamento del carcinoma prostatico.
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