Un nuovo vaccino contro il cancro mostra risultati promettenti nella ricerca preclinica
Un innovativo vaccino a nanoparticelle lipidiche ha dimostrato una forte capacità preventiva contro tre forme tumorali aggressive (melanoma, cancro del pancreas e carcinoma mammario triplo negativo) in modelli animali, offrendo un approccio versatile all’immunoprevenzione oncologica.
Il vaccino potenzia la risposta immunitaria veicolando contemporaneamente antigeni specifici del tumore e due adiuvanti immunostimolanti all’interno di un’unica nanoparticella. Questo sistema consente l’attivazione simultanea di molteplici vie immunitarie, sostenendo sia una risposta innata rapida sia una memoria immunitaria adattativa di lunga durata. La progettazione non solo stimola la produzione di linfociti T capaci di riconoscere il tumore, ma amplifica anche l’attivazione immunitaria complessiva, un elemento cruciale per prevenire l’insorgenza e la diffusione metastatica.
La vaccinazione preventiva ha prodotto risultati notevoli. Nel melanoma, circa l’80% dei topi vaccinati è rimasto libero da tumore ed è sopravvissuto per tutta la durata dello studio (250 giorni). Nel tumore pancreatico, il tasso di rigetto tumorale ha raggiunto circa l’88%, mentre per il carcinoma mammario triplo negativo circa il 75% dei topi vaccinati ha respinto la crescita tumorale. Tutti gli animali vaccinati che sono rimasti liberi da tumore hanno inoltre resistito alla metastasi dopo essere stati esposti a cellule tumorali per via sistemica. Al contrario, i gruppi di controllo trattati con vaccini convenzionali o non vaccinati hanno sviluppato rapidamente i tumori, con una sopravvivenza massima di 35 giorni.
La piattaforma vaccinale a nanoparticelle mostra un potenziale significativo anche per l’immunoterapia del carcinoma prostatico, grazie alla sua flessibilità nella somministrazione di antigeni e alla potente attivazione del sistema immunitario. Il cancro alla prostata esprime diversi antigeni specifici — come PSMA, PAP e PSA — che possono essere efficacemente bersagliati con vaccini basati su nanoparticelle, favorendo una solida risposta dei linfociti T. Studi recenti condotti con altri sistemi vaccinali a nanoparticelle, comprese le cosiddette “spherical nucleic acids”, hanno mostrato risposte immunitarie potenziate e migliore controllo tumorale in modelli di tumore prostatico.
Sebbene lo studio si focalizzasse sulla prevenzione, la tecnologia vaccinale a nanoparticelle non è limitata all’uso preventivo. Ricerche precedenti e in corso hanno dimostrato che questa piattaforma può funzionare anche in modo terapeutico, riducendo e favorendo la regressione di tumori già presenti attraverso una potente attivazione dell’immunità specifica per il tumore.
La formulazione a nanoparticelle ha mostrato grande versatilità, garantendo protezione sia con antigeni tumorali ben caratterizzati che con lisati tumorali completi, evitando la necessità di selezionare peptidi sulla base del genoma. I ricercatori prevedono che questa piattaforma possa evolvere verso applicazioni terapeutiche e preventive, offrendo un potenziale beneficio a individui ad alto rischio di sviluppare neoplasie. La nuova tecnologia rappresenta un significativo passo avanti nell’immunoingegneria, capace di potenziare la memoria immunitaria sistemica e contrastare la diffusione metastatica — tradizionalmente tra gli ostacoli più difficili in oncologia.
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