Iniziata la Fase 1: Aggiornamento su Pocenbrodib
È stata appena raggiunta una pietra miliare significativa nel mondo del trattamento del cancro: il primo paziente è stato trattato con pocenbrodib (precedentemente CTT2274), una terapia sperimentale progettata interamente con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Questo sviluppo segna non solo una potenziale svolta per i pazienti con cancro alla prostata metastatico, ma anche un momento di trasformazione nel modo in cui vengono creati nuovi farmaci.
Lo studio clinico attualmente in corso sta valutando il farmaco in pazienti con cancro alla prostata metastatico e resistente alla castrazione (mCRPC), uno stadio avanzato della malattia che non risponde più alla terapia ormonale e si è diffuso in altre parti del corpo.
A differenza dei farmaci antitumorali tradizionali, che spesso richiedono anni o addirittura decenni per essere sviluppati attraverso la chimica per tentativi ed errori, pocenbrodib è stato progettato utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale addestrati a prevedere quali strutture molecolari si legherebbero e inibirebbero più efficacemente una proteina bersaglio coinvolta nella progressione del cancro. In questo caso, il bersaglio è p300/CBP, una famiglia di regolatori epigenetici che svolgono un ruolo centrale nella crescita e sopravvivenza delle cellule tumorali.
Mirando a questa famiglia di proteine, pocenbrodib mira a interferire con il macchinario trascrizionale da cui dipendono le cellule tumorali, un approccio all’avanguardia che potrebbe aprire le porte a trattamenti oltre il cancro alla prostata.
Pocenbrodib rappresenta una potenziale nuova classe di trattamento e un esempio entusiasmante di intelligenza artificiale utilizzata non solo per analizzare i dati dei pazienti o supportare la diagnostica, ma per progettare il farmaco stesso. In caso di successo, potrebbe aprire la strada a più terapie progettate dall’intelligenza artificiale mirate a diverse vie, diversi tipi di cancro e persino a malattie rare o trascurate.
Il percorso di pocenbrodib dall’idea allo studio clinico è stato straordinariamente rapido. Secondo i suoi creatori, il composto ha raggiunto gli studi sull’uomo in meno di 30 mesi dall’inizio del progetto, molto più velocemente della tradizionale tempistica di 5-7 anni. Questa efficienza potrebbe diventare il nuovo standard se l’intelligenza artificiale continuerà a dimostrare il suo valore nello sviluppo di farmaci in fase iniziale.
Lo studio di Fase 1/2 valuterà la sicurezza, la tollerabilità e i primi segni di efficacia di pocenbrodib nei pazienti con mCRPC, e i ricercatori osserveranno anche attentamente quanto bene si lega al suo bersaglio molecolare. Questi primi risultati aiuteranno a determinare se potrà passare a test su larga scala.
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